domenica 15 aprile 2012

Giustizia per Stefano Biondo



A questo punto della nostra terribile storia, abbiamo un disperato bisogno di sentirci dire lunedì dal Giudice delle indagini preliminari Alessandra Gigli, che non archivierà il caso di Stefanuccio, e che attiverà tutte quelle misure necessarie a comprendere cosa sia successo quel pomeriggio del 25 gennaio 2011, quando mio fratello spirava alla presenza di due infermieri e tre operatori, del perché giacesse a terra legato con un cavo elettrico, senza che nessuno minimamente si adoperasse in suo soccorso.
Come citava uno dei cartelloni esposti al sit-in ad un anno dalla sua morte, per Stefano ha fallito la natura, ha fallito la Sanità, non può, non deve fallire la giustizia.
Diversamente a noi che lo abbiamo tanto amato, che non riusciamo a rassegnarci ad averlo perso, non resterà proprio nulla, neanche quel po’ di appagamento che può dare l’aver fatto in modo che la sua morte avesse giustizia.

Rossana La Monica




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